Senza titolo

II

Tutto mi urta:
il suono dei passi strascicanti,
il sussurro del cielo imbronciato,
l’inutilità della gente senza capo.
Fossi lontano da tutti
per sfogare questo malessere,
che mi invade.
Fossi nel più paurosi dei silenzi
per impazzire al pensiero
di essere solo.
Fossi capace di urlare al mondo: LADRO,
per dimostrare la superiorità
di essere un uomo che pensa.

IV

Volendo pensare,
domando a me stesso:
a cosa penso?
perché penso?
Tutto sarebbe più facile,
se non volessi pensare.
E’ l’elemento razionale,
che  travolge l’esistenza.
Ecco perché vorrei impazzire per te!
Ecco perché non vorrei più ragionare per te!
Questo non lo potrò mai fare!
Questa è la mia punizione,
che mi sono serbato
per essermi accorto di amare te.
Così crederò, insano,
di amareggiarti,
perché penso:
“non potrà dire mai:
‘E’ impazzito per me’