Citazioni – Sillabari di Parise – sentimenti

Ho letto con piacere Sillabari di Goffredo Parise – Ed. Adelphi un mix di piccoli raccontiil cui titolo inzia con ogni lettera dell’alfabeto.

Ho trovato due citazioni interessanti che ve le propongo.

“Un giorno un uomo aveva un appuntamento con una donna al caffè Florian, a Venezia, alle sette e mezzo di sera. Era l’inizio dell’estate, entrambi avevano un’età particolare, lui quaranta, lei trentacinque, in cui possono succedere molte cose nell’animo umano ma è meglio non succedano perché è tardi ed è inutile illudersi di tornare ragazzi.” (Grazia da Sillabari di Goffredo Parise)

È un’amara constatazione di questo scrittore, finito nel dimenticatoio. L’amore è qualcosa da maneggiare con cura, perché può fare male. I sentimenti a quell’età devono essere consapevoli senza abbandonarsi a quelli impetuosi e scanzonati di quando si ha quindici anni.

La seconda è questa.

“…un sentimento bellissimo ma diverso e non così allegro. No, quel sentimento senza nome era italiano e basta.

«Ma i sentimenti allungano o piuttosto accorciano la vita?» si domandò l’uomo e «sentì» che, per quanto ingiusta fosse, la seconda ipotesi era la più reale se non la più probabile.” ( Dolcezza da Sillabari di Goffredo Parise)

Anche qui Parise gioca coi sentimenti. Un sottile gioco di parole sui sentimenti che si provano.

Allegri ragazzi, sono tornato

Comincio col ringraziare tutti quelli che sono passati dal post precedente. Un abbraccio collettivo di tutto cuore. Poi leggerò i vostri commenti e risponderò a tutti.

È stata dura, lo ammetto e il blackout è stato più lungo del preventivato. Funziono ancora a scartamento ridotto ma ci sono. Devo riprendere il ritmo e mi servirà ancora qualche giorno.

Un’aritmia fortissima mi ha messo ko costringendomi al ricovero ospedaliero. Tornato a casa dopo qualche giorno, venerdì si ripetuto con minore intensità. Mi sono spaventato ma mi hanno rassicurato dandomi la bella notizia che si potranno avere altri episodi 😀 ma di non farci caso, perché il mio fisico deve ritrovare i nuovi equilibri. Beh! Almeno so come gestire quei momenti.

Grazie di nuovo a tutti.

Nel prossimi giorni tornerò a visitare i vostri blog.

Scrivere creativo – miniesercizio 81 –

Scrivere creativo dopo un lungo silenzio torna e propone un miniesercizio intrigante.

Questo esercizio, tornato a grande richiesta, è in collaborazione con goweddy.com, un progetto straordinario, che permette a chi sta per sposarsi di creare il proprio sito legato al matrimonio: dove si può organizzare tutto, mantenendo il romanticismo necessario.

Questo tipo di esercizio sviluppa la fantasia dello scrittore attraverso un approccio visivo statico: la fotografia.

Con i tre parametri definiti proponiamo una “confusione” mentale che può far scaturire una storia che non immaginavate neanche di poter pensare.

Per concludere: il limite di parole, che vi obbliga a non dilungarvi in concetti inutili o ripetitivi e a concentrarvi su un buon contenuto.

Inventate quindi una storia tra le 10 e le 200 parole avendo a disposizione:

– La parola GoWeddy

– Una donna che ha divorziato 7 volte

– Una città in cui piove 364 giorni l’anno

– La foto seguente

https://scriverecreativo.files.wordpress.com/2019/10/img_20190905_221936_645.png?w=700

Bea e Ico hanno un colpo d’ala: «Ci sposiamo». Però vogliono essere originali e scelgono per farlo Goweddy. Insomma un matrimonio 2.0 come non si è mai visto prima. Sì, perché Goweddy ti aiuta a creare il blog del tuo matrimonio, coinvolgere gli amici e preparare la lista di nozze. Mica fichi tutto questo!

Bea è speciale: una collezionista di matrimoni falliti. Ico lo sa ma la cosa lo intriga. Lui è al primo. Ha solo vent’anni mentre Bea è più scafata: ne ha ventuno ma con sette divorzi alle spalle. Ma siamo in Italia! È vero, ma basta scegliere mete esotiche che non trasmettono documenti all’anagrafe e il gioco è fatto. Sposarsi e il giorno dopo chiedere il divorzio.

Adesso il problema è una location fuori del comune.

«E se c’inventiamo un matrimonio virtuale?» suggerisce Bea a cui luccicano gli occhi. «Troviamo un paese dove piove per 364 giorni ma in quello fatidico c’è un sole splendente. Sposalizio sfortunato».

Ico ricerca con impegno e trova uno sgorbio di paese. Uno sputo, dove gli abitanti girano con maschere e pinne.

Fanno matrimoni per procura e divorzi ultra rapidi. Nemmeno il tempo di consumare che già sono liberi come due fringuelli.