Gioco del lunedì – tautogramma in I

lunedì! Tanto atteso è arrivato col tautogramma in I di ElettaSenso.

L’ultima avventura di Puzzone

Ecco cosa ho pensato

Insomma inizi a insultarmi, insozzato ibrido, incrocio iattanza e insolenza.

Insopprimibile indizio: ibernato, inebriato e inebetito, insomma insopportabile iettatore e iconoclasta.

Infinito e immenso idiota incomincia a identificare le idee in idiomi iberici.

Idiozie insediare idoli, inscindibile idolatria ingenua.

Identità imprescindibile, insegnamento ialino

All’idroscalo un’insegna incarna un idilliaco innamorato.

Invece la I irretisce gli ignavi.

Oggi è lunedì.

Come tutti i lunedì ti aspetti che presenti il gioco linguistico di Elettasenso ed eccomi pronto per un tautagramma in T.

Totali trastulli tra trespoli tranquilli. Tacqui tra tremori e timori. Tentenna il turista tedesco: il tabarin ti tenta. Sulla tafferia taglio il tacchino. Il tagliaborse taccheggia il taccagno. Tocco nella testa tagliuzza il turista tailandese tra taciti tiriteri. Tallisce la talea nella terra. Talvolta tiro il tabarro sulla testa. La tabella dei tagliandi tiene traccia delle tacche totali. Il tempo tiranneggia e il tabacco tradisce. Tamarro taci: turbi! Nel territorio della tribù transitano tutti tagliagole. Sul tavolo tagliatelle tracimano dalla terrina. Travaso dalla teiera il tè nella tazza. Taluni tengono il talismano nella tasca.

Gioco del lunedì – un haiku per divertirsi

Oggi è lunedì 8 e Eletta Senso ha proposto il consueto gioco.

Ecco che cosa ho partorito.

La prima era l’esercizio di allenamento

Vi è una certa inclinazione di luce,
i pomeriggi d’inverno —
che opprime, come il peso
di musiche di cattedrale —

Una ferita celeste, ci apporta —
non ne troviamo cicatrice,
ma un’interna differenza,
dove stanno i significati —

Nessuno può insegnarla — altrui —
è il sigillo della disperazione —
un’imperiale afflizione
inviataci dall’aria —

Quando viene, il paesaggio ascolta —
le ombre — trattengono il fiato —
quando va, è come la distanza
nell’aspetto della morte —

Una ferita
troviamo cicatrice,
aspetto morte

Ecco quello con mie poesie

Doriana 1

Tu sei selvaggia e spinosa,
tu sei indomita e fiera:
non t’appassire ora,
perché bella è per la vita ora.
Fiore di serra incolto,
fiore di campo disadorno
rifiorisci alla dolce aria
della fresca e odoroso Primavera.

Bella la vita,
non t’appassire ora,
fiore di campo

Doriana 2
Quando tu graffi,
quando tu fai le fusa,
sei come una gatta,
che incanta.
Quando tieni il broncio,
quando sorridi,
sei come il sole
che gioca lassù fra le nubi.

Quando tu graffi,
Quando tieni il broncio,
sei il sole

 

 

Poesia monovocalica in E.

Ragazzi oggi è lunedì, anche se festa e si dovrebbe riposare ma Elettasenso propone implacabile il suo gioco del lunedì. Mica semplice trovare parole che usino una sola vocale. Io ho scelto la E e questa è la mia poesia un po’ scemotta.

Ere lente,

estese lentezze.

Effervescente,

essenze secche.

Sette eteree Elene.

Erte emerse.

Esche vere.

Mete per elfe.

Sete nell’erg, neve nelle pendenze.

Emesse, pendente.

Febbre pel dente.

Eh eh, ensemble celeste,

erede del .

Embè… emergente Ermes.

Elette dee delle cere.

Enne per elle.

Entree per me.

 

Torna Debora più in forma che mai

Finito di leggere l’ultima fatica di Elena Andreotti, Nonosolocampagna, e l’ho trovato molto coinvolgente.

Su Amazon, che ha stravolto l’ultima parte – non ho capito il motivo – ho posto, o meglio avevo posto, la seguente recensione Il nome di mio padre.

Elena Andreotti non delude mai. Nuovo appuntamento con Debora Nardi che ritorna in gran spolvero. Romanzo agile ma avvincente che si legge senza pause perché la curiosità di conoscere cosa avviene dopo stimola la lettura. La struttura della storia è semplice: un uomo è trovato morto in condizioni terribili e Debora è coinvolta nelle indagini. Con l’amica Flora e l’aiuto di Fil riesce a sciogliere il bandolo della matassa

Nella sua semplicità la trama si dimostra efficace e coinvolgente per i lettori.

Elena dimostra la sua professionalità con la documentazione di una malattia rara.

Veramente consigliato da leggere.

Posso dire senza timori che l’importo speso per comprarlo sono tutti meritati. Ho gradito molto il ritorno sulla scena del delitto di Debora Nardi e le sue agili investigazioni.. Dopo l’intermezzo di Fil Vanz, davvero molto gradevole, e il romanzo rosa – ma sarà vero? Per me è un bel libro di narrativa che parla di donne senza indulgere in storie lacrimose – torna prepotente la figura di Debora Nardi.

Chi non la conoscesse, questa è un’ottima occasione per fare la sua conoscenza.

Gioco del lunedì: lipogramma in A

Per questo lunedì Elettasenso propone un lipogramma in onore dell’autunno, Se per onore non si deve usare la A ma va bene.

Ecco cosa ho escogitato

Il mio orto

Perché il mio orto? Non lo so però me lo sento mio. I colori sono forti come possono essere in questo momento. I frutti sono raccolti per quello che può offrire. Fichi e mele. Sufficienti? Per me sì. Sono nelle misure giuste. L’inverno è vicino e l’orto perde il sole. È buio e triste.

Osservo con occhio sereno: il tempo scorre. Non si può eludere né fingere. Sei mesi e poi tripudio di fiori per il benvenuto del novello periodo.

Ho barato un po’ 😀 Non era l’orto ma il giardino ma la A mi tradiva

 

È uscito Il sogno di Ellie

Da oggi è disponibile su amazon l’ultima mia pubblicazione.

Un vecchio romanzo del 2010 che ho deciso di dare alle stampe. Un po’ diverso dagli ultimi pubblicati ma un po’ di novità serve.

Le due copertine, ebook e cartaceo, sono diverse anche se l’immagine usata è la medesima ma KDP non sono riuscito a convincerlo. Soddisfatto della copertina dell’ebook, un po’ meno del cartaceo.

 

 

 

 

 

 

 

In stampa lo trovate qui a 8€.                                Come ebook a 3,99€ lo trovate qui.

L’ebook è associato al programma Kindle Unlimited per chi è iscritto.

Come scritto in precedenza il libro non sarà oggetto di promozioni gratuite.

Buona lettura