Avviso ai naviganti – Uffa che barba 2.0

Faccio il secondo e ultimo intervento sul problema biscottini e poi basta.
In primo luogo dobbiamo chiarirci, e io sono il primo che devo fare chiarezza con me stesso, cosa è quella che è stata chiamata “Cookies Law” mutuandola dal garante della privacy inglese.
Il provvedimento del garante del 8 maggio 2014, che è entrato in vigore il 3 giugno 2015, ‘ Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie‘ è semplicemente un chiarimento sul articolo 122 della legge 196, 30 giugno 2003, ‘Il Codice in materia di protezione dei dati personali‘. Un chiarimento non sempre chiaro, in puro stile garante della privacy. In buona sostanza cosa cerca di trasmettere? Le linee guida da osservare per rispettare la protezione dei dati personali ovvero seguendo le sue indicazioni si è sicuri di rispettare il codice. Questo è per chiarire la portata di quel provvedimento. Che poi semplifichi la vita ai gestori dei siti, questo è tutto da vedere.
In data odierna il garante ha emesso un comunicato stampa, che di certo deluderà le aspettative di molti – se qualcuno pensava che facesse un ‘libera tutti’, si sbagliava e di molto,  ‘Chiarimenti in merito all’attuazione della normativa in materia di cookie‘. Riporto solo le conclusioni finali. Chi vuole se lo può leggere dal link accluso.
IN PARTICOLARE EVIDENZA
• I siti che non utilizzano cookie non sono soggetti ad alcun obbligo
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Per noi blogger di WP l’onere di informare e/o raccogliere il consenso ricade su WP, perché è WP che installa i cookies, perché viene richiesta una documentazione esplicita sull’acquisizione del consenso, perché è WP che ha stretto accordo con le terze parti. Noi ne siamo dei semplici utilizzatori – I siti di prima parte sono le piattaforme tanto per essere chiari.
I nostri siti non producono cookies, né sono in grado di profilare i suoi visitatori. Non conoscono chi ci visita. I link a siti esterni, come è detto nel chiarimento, se non producono cookies, sono leciti. Su questo punto WP dovrebbe essere chiaro su quali basi ha stipulato gli accordi con le terze parti.
Infine è giusta la nota polemica del garante. Nel 2009 una direttiva della CE, eurozona tanto per essere chiari, ha chiesto ai singoli garanti di recepirla per armonizzare la gestione dei cookies. Fino al 2012 è rimasta nel cassetto del garante italiano, finché. bontà sua, non è stata recepita per decreto – si rischiava la procedura di infrazione con quel che ne consegue. Quindi ha iniziato la stesura del provvedimento, terminata nel 2013. Come di consueto, il garante ha avviato una pubblica discussione durata i consueti sei mesi. E pare che nessuno abbia avuto motivi di doglianze. 8 maggio 2014 diventava ufficiale il testo attuale, dando 13 mesi di tempi per gli adeguamenti dei siti. Ovviamente, in puro stile italiano, nessuno ha agito e tutti hanno cominciato a strapparsi i capelli e stracciarsi le vesti nell’imminenza della sua entrata in vigore. Commenti?
Infine veniamo ai simil-banner che molti blogger hanno messo, pensando di pararsi il deretano. Vorrei ricordare che se il 3 giugno 2015 erano inadempienti, lo erano anche prima, perché il Codice è attivo dal 1998 e non ammette sconti.
Personalmente ho trovato di dubbio gusto accusarsi di distribuire cookies suoi e di terze parti in tutti i PC dei visitatori. Motivo? Non hanno rispettato il codice. Copiare da siti come RAITV o similari, senza nemmeno capire cosa si dichiara pubblicamente è stato un errore di valutazione non piccolo, che potrebbe, in linea teorica, fruttare una denuncia al garante. Molto meglio sarebbe stato o non dire nulla o preparare una paginetta, dichiarando di non installare cookies di nessun genere. Non lo dico con senno del poi ma in diverse risposte a diversi blogger avevo scritto proprio così.
Adesso taccio e mi occuperò solo dei miei blog e della prossima pubblicazione su Caffè Letterario di domenica 7.
E’ vero che è stata una simpatica rimpatriata sulla Privacy, croce e dolore per una dozzina d’anni, facendomi sentire più giovane di diversi anni ma ho capito che nulla è cambiato sotto il sole d’Italia.

0 risposte a “Avviso ai naviganti – Uffa che barba 2.0”

  1. ho inserito la “paginetta”… sperando bene…
    non arrabbiarti troppo Gian Paolo anche se a volte pare impossibile.
    un abbraccio e buon fine settimana

  2. Meno male che ti leggo. caro GP, almeno riesco a capirci meglio in questo ginepraio di pareri contrastanti che si succedono nel mondo dei bloggers. Quindi, se ho ben capito, il cosiddetto avviso non serve a nulla e le conseguenze sono sempre state le stesse dei tempi in cui inserimmo quella formula del genere “il presente sito non è una testata giornalistica, ecc”
    Grazie per il chiarimento e buon weekend 🙂

    1. Diciamo di sì. L’obbligo è in capo al titolare di primo sito 😀 curiosa definizione di chi ha preso i nostri dati. Noi siamo utenti passivi e li dobbiamo subire. Il massimo che possiamo fare, per chiarezza, è informare i visitatori che WP potrebbe scrivere dei cookies sul loro PC, anche se ho verificato che non lo fa, al momento. In futuro non lo so.
      Sereno week end

  3. Col tuo permesso, Gian Paolo, condivido il tuo post.
    E comunque ti do ragione: in Italia siamo bravissimi ( ma anche sono bravissimi …) a complicarci la vita … Buon weekend 🙂

  4. Ti ringrazio per tutto quello che hai scritto e per averci fatto capire. Ma sai che io ste cose proprio non le reggo, non le capisco, e fatico ad adeguarmi. Spero che quello che ho fatto basti altrimenti….uffi ma con tutti i casini che ci son in giro proprio su noi poveri e sparuti blogger dei noi artri devono venire a ….? Un abbraccio grande !

    1. Il vero problema che si è scatenata l’ansia, una perfetta tempesta in un bicchier d’acqua.
      Ho dovuto tornare indietro di qualche anno, quando mi occupavo di Privacy. Poi ho cercato di spiegare ma ormai l’onda era partita.
      Un grande abbraccio
      Gian Paolo

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