7 risposte a “Quando i ricordi tornano – Cap. 2”

  1. Mi piace il proseguio di questo racconto…una madre che vede nella figlia il proprio riscatto…e una passione soffocata dalla famiglia…cose che in anni come quelli accadevano spesso, sopratutto alle donne…con curiosità attendo di leggere il prossimo capitolo…io ho riscritto i primi tre capitoli allegerendo un pò il racconto…spero sia venuto un pò meglio…baci!!!!

  2. Molto bello questo racconto che rappresenta quella che era la difficoltà delle donne a emergere in un mondo tipicamente maschilista, nel dopoguerra. Anche mia madre dovette lottare duramente per continuare gli studi, dopo la scuola dell’obbligo. Mio nonno voleva mandarla a cucire. Però poi ce l’ha fatta ed è diventata insegnante.
    Deve essere davvero triste non poter seguire le proprie aspirazioni.
    Complimenti ancora per il racconto. Ritornerò a leggerti.

  3. Ma che sorpresa entrare qui, solo un giorno dopo, e trovare già il secondo capitolo. E la sorpresa nella sorpresa? Scoprire nella storia la mia memoria. Grazie per la velocità. Ciao

  4. Ciao! Dopo un lungo periodo senza internet, torno a connettermi e a visitare il tuo blog, che ho trovato piacevolmente pieno di poesie e racconti dai toni diversi. commento solo quest’ultimo a valore simbolico, tenendo per me le osservazioni su tutti gli altri per no invaderti il blog con i miei commenti! Credo che in questo racconto si rispecchi pienamente quel tuo stile formato da una mescolanza di presente e passato, realtà sogni e ricordi che permette al lettore di avere una conoscenza profonda del personaggio, del quale viene descritta la realtà quotidiana così come i più intimi desideri e le esperienze avute anche da molto tempo che tornano a galla. In questo modo ci hai condotti dentro un mondo femminile estremamente realistico e per certi versi drammatico. Aspetto di leggere i prossimi capitoli, sperando di riuscire a connettermi più spesso in questo periodo! ciaociao, Ambra

  5. Grazie, Ambra per il lusinghiero e bellissimo commento.
    Spero di riuscire a conservare lo stesso ritmo narrativo, anche perché è difficile per un uomo riuscire a scovare tutte le intime sensazioni femminili!
    Non ti preoccupare dei commenti uno o diece mi fanno sempre piacere, soprattutto mi servono per capire se quello che scrivo va nella direzione giusta.

  6. O si scrive o si vive.
    Non è mia questa frase, ma si adatta al tuo racconto.
    Scrivere, dipingere, suonare… molto spesso escludono il resto. E rinunciarvi è come perdere un lembo di vita.
    Ti seguo con estrema attenzione 🙂

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