Avviso alle dame e cavalieri, ai santi e navigatori, ai poeti e agli scrittori – Sono ubriaco di mosto

Si avete letto bene. Sono ubriaco e stordito dal mosto. Perché vi chiederete? E se non l’avete fatto, vi spiego lo stesso cosa è successo.
Dovete sapere che mi procuro frutta e verdura da un contadino che li produce nel suo orto e nei suoi campi, ovviamente e rigorosamente di stagione e quando ci sono. Ha anche un piccolo vigneto di uva nera (fragola e clinto) e bianca (moscato). Per produrre un po’ di vino grosso e dolce. Ieri ha vendemmiato. Sono andato da lui per recuperare un po’ di mosto nero un’ora dopo la torchiatura. Vi domanderete per fare cosa. Visto che non siete curiosi, la soddisfo lo stesso. Per fare i sugoli (così si chiama dalle nostre parti in Emilia o nel Veneto. Qualcuno li chiama budino d’uva o crema d’uva. Comunque se fatte una ricerca troverete ricette e foto). Bene portato a casa un bel bottiglione da due litri, lo posato in garage in attesa di prepararli. Poi per una serie di eventi non abbiamo fatto nulla. Erano le undici di sera e ho sentito un botto che sembrava una cannonata. Poiché ho dei vicini molto educati, gli mandato un paio di accidenti poi sono andato a nanna.
Stamattina alle sette uscendo per recuperare i giornali, sono passato vicino alla porta del garage. Un odore di uva fragola che non vi dico. Apro la porta e che vedo? Un disastro. La bottiglia scoppiata in mille pezzi, libri ricoperti di un bel colore rosso scuro, muri tinteggiati di rosso con schizzi artistici, pavimento ricoperto di mosto.
Per farla breve ho lavorato tutta la mattina e parte del pomeriggio per ridare una parvenza di normalità al locale. La testa girava per il profumo di mosto e addio sugoli. Nei prossimi giorni dovrò tinteggiare due pareti, dopo che le ho lavate accuratamente con la candeggina.
Stasera non so se riuscirò a leggere i vostri ottimi post e commentarli. Vi prometto che lo farò domani. Bombe al mosto non ci saranno.

41 risposte a “Avviso alle dame e cavalieri, ai santi e navigatori, ai poeti e agli scrittori – Sono ubriaco di mosto”

        1. Si, sono semplici da fare. L’ingrediente più critico è il mosto che dovrebbe essere spillato subito dopo la fine della torchiatura. La bottiglia chiusa ermeticamente e il mosto che ha cominciato a fermentare è stata una miscela esplosiva .. In effetti è esplosa.

  1. Nella mia terra d’orgine, l’astigiano, con il mosto si fa la mostarda d’uva. Vero giulebbe per arrosti e bolliti, ma non chiedermi com’é la ricetta. Io so solo che é di una bontà …
    Che brutta immagine, però. Tutto quel ben di Dio variamente spalamto in ogni luogo. Se da una parte é stata l’occasione per liberarsi di cianfrusaglie, di mettere mano alla propria vena pittorica, dall’altra dover attendere un’altro anno per assaporare una vera delizia.
    Peccato.
    Vorrà dire che il prossimo settembre, vendemmia permettendo, i sugoli saranno insuperabili e … indimenticabili.
    🙂

    1. Col mosto d’uva si fanno diverse ricette. In Emilia il risultato è un impasto (brutta parola che non rende per niente l’idea) consistente da mangiarsi col cucchiaio. Di solito viene servito come dessert in coppette come il budino. Profuma di uva appena pigiata e l’uso di uva fragola da una fragranza eccezionale.
      pazienza sarà per il prossimo anno.

        1. Saresti il benvenuto. A volte li ho trovati anche nei supermercati della Lombardia ma non sono la stessa cosa di quelli caserecci. La ricetta è molto semplice come gli ingredienti. Se cerchi con Google sugoli ne trovi diverse e anche qualche fotografia.

    1. Nessuna foto. Ero talmente furioso che era l’ultimo dei miei pensieri. Poi a mente fredda ci ho pensato ma era troppo tardi.
      Il profumo di uva fragola? Inebriante.
      Come va la costruzione del nuovo blog?

      1. Vado a rilento, me la prendo con calma, sistemo cosette, correggo… per ora mi reputo in fase di restauro. C’è un certo pudore a riprendere,,, Prima mi aggiornerò con le letture vah… 🙂
        buona giornata!

          1. veramente… pensavo di scrivere altro, di mettermi alla prova… mah!
            Ho notato che hai più di un blog.
            Dove trovo i tuoi ultimi racconti?
            Con quale storia mi suggerisci di ricominciare a leggerti?

            1. Provaci. Credo che ci riuscirai bene. La tua scrittura è molto piacevole.
              In questo momento ho due racconti aperti uno su questo blog arrivato alla trentaduesima puntata. e un altro sul secondo blog arrivato alla sesta parte. Io ti consiglio il secondo
              https://nuovoorsobianco.wordpress.com/2012/08/29/dalla-finestra-si-scorgeva/
              questo è il link. Però se vuoi ti do il link iniziale del secondo racconto
              https://newwhitebear.wordpress.com/2012/02/18/un-lunedi-mattina/
              Sono due tipologie diverse, molto differenti come ambientazione e struttura. Prova a leggere un paio di puntate a testa poi decidi tu quale seguire.
              Ciao. Spero di leggere presto qualcosa di tuo.

            2. Provaci. Credo che ci riuscirai bene. La tua scrittura è molto piacevole.
              In questo momento ho due racconti aperti uno su questo blog arrivato alla trentaduesima puntata. e un altro sul secondo blog arrivato alla sesta parte. Io ti consiglio il secondo
              https://nuovoorsobianco.wordpress.com/2012/08/29/dalla-finestra-si-scorgeva/
              questo è il link. Però se vuoi ti do il link iniziale del secondo racconto
              https://newwhitebear.wordpress.com/2012/02/18/un-lunedi-mattina/
              Sono due tipologie diverse, molto differenti come ambientazione e struttura. Prova a leggere un paio di puntate a testa poi decidi tu quale seguire.
              Ciao. Spero di leggere presto qualcosa di tuo.

    1. Più che strana, singolare. Non avevo messo nel conto che il mosto, appena pigiato fermentava. Quindi la chiusura ermetica del contenitore di vetro dove il contadino l’aveva messo ha provocato lo scoppio. Altro mosto? Se ce ne fosse stato l’avrei ripreso ma ora ha solo quello della vendemmia dell’uva bianca. Non è la stessa cosa di quello di uva fragola.
      Il prossimo anno, se ci sarà, saprò come regolarmi.
      Un caro saluto
      Gian Paolo

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