L'acqua

Chiare e dolci sono le acque,

che scendono spumeggianti

dai monti ammantati di neve,

dai monti ricporti d’abeti.

Fresche e ciarliere sono le acque,

che allegre fra i levigati sassi

scorrono e rumoreggiano

nelle odorose giornate d’Aprile.

La vita ricomincia attorno a loro:

cervi e cerbiatte si dissetano,

pecore euomini si rinfrescano,

piante e fiori si specchiano.

Le acque sono orgogliose

e per la gioia saltano e spumeggiano

e scendono ancor più veloci a valle,

raccontando al viandante,

che si ferma in riva d’esse,

mille storie fantastiche.

La ricerca della felicità

Sembra un paradosso, ma si può essere felicissimi, rinunciando a tutto.

La felicità si può misurare sulla base delle onde cerebrali che emettiamo, stilando delle graduatorie sul grado di soddisfazione raggiunto individualmente o a livello di nazione.

La felicità, secondo alcune teorie, sono la quantità di emozioni positive che riusciamo a percepire. Questo favorisce lo sviluppo del cervello, che è un organo in continua evoluzione, dove nella corteccia cerebrale di sinistra si concentrano le sensazioni positive, piacevoli e in quella di destra quelle negative, che generano depressione, ansia e paure.

Assumendo questo come base di partenza, si ritiene che i monaci buddisti, dediti per principio alla meditazione, siano in grado di sviluppare le sensazioni positive attraverso la contemplazione e le pratiche yoga.

A differenza di altre religioni che assicurano che l’assunzione in cielo dopo la morte è il premio promesso per quanto si è operato sulla terra, Buddha non promise ai suoi discepoli la salvezza in cielo, ma la fine delle sofferenze sulla terra, se fossero riusciti a controllare i loro desideri.

Poiché il buddismo più che una religione è una filosofia di vita, che insegna agli uomini come raggiungere la felicità attraverso la meditazione, la contemplazione e il controllo del proprio corpo, si ritiene che il monaco buddista sia in grado di raggiungerla più facilmente di altri, perché dedicano tutta la propria vita a cercare di controllare le emozioni.

Matthieu Ricard, un francese di buona famiglia ed un promettente ricercatore nel campo della genetica, nel 1972 conobbe il buddismo e la vocazione spirituale e abbandonò tutto per diventare monaco buddista. Da allora si dedicò intensamente agli studi monastici e passo molti mesi in ritiro, conoscendo nel 1989 il Dalai Lama, di cui divenne un influente consigliere e traduttore di francese.

Spinto dal Dalai Lama si è sottoposto a numerosi test per misurare il proprio grado di soddisfazione, che confrontato con altri volontari è risultato di gran lunga superiore, tanto che è stato definito “l’uomo più felice sulla terra”.

Secondo Ricard il problema della nostra infelicità sta nel fatto che i nostri sentimenti negativi verso gli altri sono spesso ingiustificati e li creiamo per nascondere le nostre frustrazioni. Pertanto se riusciamo a controllare questo impulso, possiamo raggiungere dapprima la serenità interiore, che secondo lui è un tesoro nascosto in ogni persona, e poi la felicità. E’ solo una questione di forza di volontà e di pratica, non servono beni materiali, né potere per raggiungere al termine del viaggio la serenità che porta la felicità.

A prima vista risulta incomprensibile che la popolazione filippina sia tra i popoli più soddisfatti nonostante la povertà in cui versa e i luoghi in cui abitano colpiti da molte catastrofi naturali. Sembra che il segreto stia nella visione positiva della vita, nella semplicità del vivere quotidiano lontano da stress e pressioni.

In conclusioni secondo Ricard chiunque, indipendentemente dalle disgrazie passate, può trovare la serenità e la felicità a patto che cambi la visione mentale, che spesso ci deprime con gli aspetti negativi dell’esistenza.

Con l’approssimarsi della morte, intellettuale o naturale, l’uomo tende a perdere di vitalità e a deprimersi, la morte va affrontata come un ciclo naturale della vita e non come un episodio triste della stessa.

Dunque possiamo curare le nostre depressioni allenando la mente a pensare in positivo, così come un atleta si prepara ad una gara attraverso i duri esercizi preparatori.

Seguono alcune frasi che descrivono il senso della felicità secondo diverse persone 

Citazioni celebri (o quasi) sulla felicità

Matthieu Ricard – monaco buddista

Vuoi forse vivere una vita nella quale la tua felicità dipende da altre persone?

Arthr Schopenhauer – filosofo

C’è un errore innato: credere che esistiamo per essere felici, la salute sta così al di sopra che è più felice un mendico sano che un re malato. 

Epicuro – filosofo greco

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia. 

Oscar Wilde – scrittore

Felicità non è avere quel che si desidera, ma desiderare quello che si ha. Solo una cosa è peggio di non realizzare i propri sogni: realizzarli.

Romina e Albano – cantanti

Canzone “Felicità”

Felicità è un bicchiere di vino

con un panino.

E’ tenersi per mano

e andare lontano.

E’ abbassare la luce

per fare la pace…

Woody Allen – attore e regista

Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria. L’uomo più felice che conosco ha un accendino e una moglie ed entrambi funzionano. 

Will Smith – attore

Dal film “ La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino

Non permettere a nessuno di dirti: quello che desideri è irragiungibile. Se hai un sogno devi difenderlo, se vuoi qualcosa prendila..

 

Maurizio Ferraris – docente di filosofia teoretica

La felicità è l’equilibrio tra il raggiungere ciò che si desidera e il continuare a desiderare qualcos’altro.

Sogno di poeta

Vorrei essere,
quel che non sono.
Vorrei essere,
chi nessuno immagina.
Vorrei essere,
chi solo io penso.
Questi però sono sogni di poeta

La lampada

Sul vecchio camino
c’è una lampada,
che accompagna la notte.
E’ una lampada
carica di anni, di ricordi e di polvere.
La sua fioca luce
rischiara debolmente la penombra.
La sua fiamma tremula
disperde per l’aria vagole ombre.
Torna il sole
e mesta si spegne.

Il lunatico

Nel corso della giornata si risveglia in te uno spirito indipendente e ribelle. Hai la tendenza a fare esattamente l’opposto di ciò che ti viene suggerito e a rifiutare qualsiasi cosa dicano gli altri, per il semplice fatto che sono loro a dirla. Per gli stessi motivi sei impaziente con le limitazioni, i doveri e le responsabilità. Hai un gran bisogno di essere libero e di fare qualcosa di molto diverso, forse persino di un po’ selvaggio. Hai un desiderio ardente di stimoli e puoi agire in modi che non prenderesti mai in considerazione con uno stato d’animo più tranquillo. Tutto ciò potrebbe andare bene oppure no, dipende da quanto sei conservatore e quanto insolito o esagerato nell’azione

IL cacciatore di bolle di sapone

Il cacciatore di bolle di sapone si appostava tutti i giorni sull’angolo opposto dove era collocato un grazioso orsetto che soffiava bolle di sapone.
Aspettava fiducioso che l’orsetto cominciasse la sua attività.
Le bolle di sapone iridescenti uscivano dalla bocca dell’orsetto e si sparpagliavano nell’aria sospinte da un leggero vento. Questo avveniva tutti i giorni belli o brutti che fossero.
I bambini ridenti le rincorrevano nella vana speranza di catturarne alcuni, ma le bolle di sapone con un puf! svanivano nel nulla.
Il cacciatore di bolle di sapone pazientemente le inseguiva e con infinita dolcezza le faceva atterrare sulla sua mano.

L’orologio segna l’ora

Un orologio segna l’ora.
“Che ora è?”
E’ l’ora di andare,
non puoi indugiare ancora.
“Caro orologio, fermati un poco,
mi piace tanto rimanere qui.”
Non posso…
Non posso,…
perché sono condannato a girare in eterno.

Giovinezza

La giovinezza sta passando,
la giovinezza sta fuggendo.
Perché te ne vai così presto?
Perché scappi così amaramente?
Resta,
resta ancora un poco,
perché è dolce parlare d’amore
nelle fresche giornate d’Aprile.
La giovinezza mai più tornerà,
la giovinezza è ormai morta.

Ragazza ideale

Ero libero,
or sono legato a te
per sempre.
E’ bello,
è merviglioso,
è stupendo,
è irreale
starti accanto.
Tu incateni,
tu, sempre tu
uccidi lo spirito,
tu, solo tu
avvinci la mente.
Eppure,
vorrei essere sempre
perennemente
accanto a te.

Mattino d'inverno

Il cielo è terso di un azzurro pallido,
il campo di grano di verde smeraldo s’increspa sinuoso e morbido
sotto la sferza di un vento gelido,
come il mare d’inverno.
La mente vaga leggera,
l’occhio spazia intorno.
E’ una bella mattina d’inverno