Il Borgo – Capitolo 34

Mattia provò a ricucire durante il viaggio di ritorno ma fu tutto inutile. Laura rimase irremovibile sulle sue posizioni.

Con te per Capodanno da Eva e Marco non ci vengo” disse seccata.

Va bene. Però mi sembra uno sgarbo nei loro confronti. Ci vai da sola senza di me” rispose conciliante il ragazzo, mentre guidava verso Bologna.

E che ci vado a fare? Sono tutti in coppia”.

Beh! Posso esserci anch’io. Non facciamo coppia. Ognuno per conto suo. Mi sembra ragionevole”.

Lo guardò, trattenendosi a stento dal replicare pepata.

Non mi pare una gran soluzione”.

Ne hai una migliore?” le chiese sornione.

Laura stette in silenzio per qualche tempo, perché non le veniva una risposta pronta.

No”.

Allora, d’accordo. Ognuno per conto suo alla festa di Eva” disse immediatamente.

No. Non ci vengo” replicò battagliera.

Okay, okay” ammise stancamente Mattia. “Non insisto”.

Il resto del viaggio finì in un clima surreale di silenzio, mentre la tensione era ben palpabile.

Ciao” disse il ragazzo, arrivati sotto casa di Laura. Il tono era freddo e distaccato come se volesse andarsene subito. Sembrava infastidito dalla presenza della compagna.

Ciao” rispose la ragazza, allungandosi per dargli sulla guancia un bacio che lo colse di sorpresa.

Non si decideva di scendere dall’auto, mentre Mattia rimaneva rigido.

Facciamo la pace” gli disse con la voce incrinata dalle lacrime.

Sì” le rispose gelidamente. “Però non sono arrabbiato con te”.

Laura si morse il labbro superiore che gocciolò una stilla di sangue per non replicare all’ultima frecciata del ragazzo. Si era accorta di essersi comportata in modo infantile sia a Modena sia durante il viaggio, mostrandosi bizzosa e lunatica. Forse percepiva una forma di gelosia verso Betta che era felice con Giacomo. Avrebbe desiderato essere al suo posto ma ricordava bene il futile litigio di qualche mese prima che aveva rovinato una storia che procedeva bene.

Allora d’accordo per l’ultimo dell’anno” aggiunse, aspettando un abbraccio da Mattia.

In che senso?”

Ci andiamo anche noi” rispose decisa.

Il ragazzo stava per rispondere male quando si trattenne e respirò a fondo prima di parlare. Ragionò che si meritava una rispostaccia del tipo «prima fai la preziosa, poi sei tutta dolce e miele» ma preferì tacere e replicare con un solo gesto: la strinse forte a sé, baciandola.

La bella stagione sembrava non arrivare mai. Pioggia, neve e freddo erano i padroni, impedendo ai ragazzi di programmare la prima uscita verso il Borgo per mettere in moto il progetto. Laura fremeva, incapace di trattenere la propria irruenza. Avrebbe voluto cominciare subito, quando uno scorcio di sereno faceva capolino tra le nubi cariche di pioggia.

E’ inutile andare” le disse Giacomo dopo l’ennesimo tentativo di avviare un viaggio esplorativo verso il Borgo. “Il Santerno sarà gonfio d’acqua, la salita sdrucciolevole e pericolosa. Lo sai quello che ci hanno detto «salire al Borgo dopo giornate di pioggia è estremamente azzardato, perché c’è il rischio di smottamenti». No, no. E’ meglio aspettare che il tempo migliori e si stabilizzi”.

La ragazza sempre col naso all’insù, scrutava il cielo con la speranza che tornasse il sereno stabile. Era talmente distratta dal desiderio di tornare a vedere il Borgo, che la tesi languiva sul suo tavolo senza progredire di una riga.

La madre era preoccupata dall’apatia della figlia, che solo nel fine settimana si animava un po’.

Laura” le chiese un mercoledì di metà marzo dopo averla vista rinchiusa per l’intera giornata in camera. “Qualcosa che non va? Nubi tra te e Mattia?”

Uffa, mamma! Sempre qui a controllarmi come se fossi una bambina. Ho quasi ventidue anni, diamine. Non posso stare cinque minuti da sola?”

Veramente sono settimane che sei sepolta in camera!”

E con questo?” replicò stizzita.

Nulla. Mi chiedevo solo se …” provò a dire la madre prima di sentire la voce di Laura che urlava a 100 decibel.

Va tutto bene. Nessun screzio tra noi. Sono solo stanca …”.

Stanca?” disse ironica. “Stanca di non far niente, di oziare tutto il giorno”.

Ci stanca anche così” rispose acida la ragazza.

Sperem!” esclamò prima di uscire dalla stanza.

Laura, sdraiata sul letto, si alzò di scatto.

Ho deciso! Sabato prossimo vado a trovare il Borgo. Bello o brutto non ha importanza”. Si mise alla scrivania e trascrisse su un foglio i nomi del gruppo.

Mattia e Giacomo sono al lavoro. Un sms. Eva non lo so, come Marco. Un vago ricordo mi dice che dovrebbero essere in viaggio per l’Italia. Telefono con punto interrogativo. Betta al lavoro ma me ne frego. Ci penserà quello s…” si interruppe senza completare la parola. “Ci penserà Giacomo. Teresa e Alba università. Quindi fancazziste!” Una risata la riscosse interrompendo la scrittura della lista come se lei non stesse ancora studiando. “Telefono. Matteo lavora col padre. Sms o telefono? Boh! Vedrò. Lorenzo lavora a Firenze. Sms. Ma non credo che dirà di sì”.

Preparò un sms standard «sabato 20 vado a trovare il Borgo. Vieni anche tu?». Poi lo spedì a tutti quelli della lista. Poi si dedicò alle varie telefonate.

Ciao Alba, sono Laura”.

Ciao! Novità?”

Sì, sabato prossimo faccio una puntata al Borgo. Sei disponibile?”

Sì! Che bello! Non vedo l’ora di fare conoscenza col Borgo!”

Bene. Metto un ok di fianco al tuo nome”.

Chi sono gli altri?” domandò curiosa.

Sei la prima che contatto. Poi ti darò tutte le indicazioni”.

Mi sento emozionata come se fosse il primo giorno di scuola!”

Grazie, Alba. A presto”

Ciao”.

Laura mise in moto la prima visita dell’anno al Borgo.

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6 risposte a “Il Borgo – Capitolo 34”

  1. Schermaglia d’ amore? …
    Non so, ma se
    Ma se Laura continuerà ad usare il caratterino che si ritrova finirà per rimanere da sola
    Speriamo che il borgo possa calmare la sua animosità
    Ancora e sempre un ottimo capitolo
    Bravo, Gian Paolo
    Ti abbraccio
    Mistral

  2. Ah, gli innamorati! E’ sorprendente osservare, nella vita come nel romanzo, come prima ci si attiri e dopo si cerchi di demolire tutto il bello che si è costruito…come fanno ora Laura e Mattia. Spero proprio in una loro riappacificazione, caro Autore, un saluto ! 🙂

    1. C’è sempre stato quel tira e molla tra due innamorati con la piccola differenza che spesso capita anche dopo, quando si vive insieme con risultati non sempre lusinghieri.
      Un caro saluto anche a te

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