Un viaggio, un incubo – quarta puntata

Ecco la quarta puntata che vede protagonista una donna di quarantanni. Per chi avesse perso le puntate precedenti le trova qui.


Foto di Pamela Marie da Pexels

«Fuck! Crap!» urla Mark inferocito, mentre tenta di sbloccare la cerniera rimasta a mezz’aria incastrata negli slip.

«Daughter of bitch!”» impreca mentre vede Simona infilarsi tra una pila di copertoni e delle portiere, sparendo alla sua vista.

«Floozy, I’ll kick your ass!» sibila mentre incespica nei jeans semi abbassati, tentando di rincorrerla.

La sente muoversi con cautela tra i rottami rugginosi di macchine, ma prima deve allacciarsi i jeans se vuole correre senza il rischio di cadere a ogni passo. Vede sul prato il perizoma che le ha appena strappato e lo raccoglie come un feticcio. «Wannabe forgiveness, slut!» e lo annusa.

Il profumo del indumento intimo carica Mark, che ricomincia la caccia a Simona. Però ha perso tempo prezioso e non la sente più aggirarsi tra le carcasse d’auto contorte. Pensa che si sia nascosta impaurita da qualche parte, mentre si muove in modo scomposto. Sembra un toro furioso dinnanzi al drappo rosso.

Gira per l’immenso cimitero di auto senza trovarne traccia o sentirne l’odore. Infuriato perché la preda è fuggita, raggiunge la Buick nera parcheggiata in un luogo riparato, lontano da occhi indiscreti, e comincia a perlustrare la strada.

Non è una zona molto trafficata, quindi difficilmente può avere trovato un passaggio da un automobilista in transito. Ha perciò la sicurezza che sia nei dintorni.

Ripercorre la carreggiata un paio di volte senza notarla e poi strepita: «Fuck! Crap! Playbacks are hell! You are a fucking cunt! Bastard!». Si ricorda che cento metri dal viottolo c’è la fermata del bus e l’ha visto arrivare mentre stava perlustrando il ciglio erboso alla ricerca di Simona.

Impreca contro se stesso perché la riteneva una donna stupida, incapace di ribellarsi, mentre si rivela più astuta e temibile di quello che pensava. L’ha sottovalutata. Da quel momento dovrà usare più astuzia se la vorrà catturare di nuovo. Scuote il capo e imprecando riprende la strada per New York.

La caccia è appena iniziata e durerà finché non l’avrà trovata. Sa che non rinuncerà con facilità a un bocconcino così prelibato, mentre il membro diventa duro pensando a lei.

0 risposte a “Un viaggio, un incubo – quarta puntata”

  1. Ehi ma qua più di un romanzo: c’è l’horror, c’è il thriller..c’è la suspense
    Corbezzoli…il tuo plot sembra venir fuori da un film americano!

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