Gioco di parole del lunedì.

Non sorrideta col titolo. Lo so oggi è domenica ma Elettasenso ha concesso due settimane di tempo per risolvere questo intrigante esercizio. Partendo da un testo si deve crearne un altro con una variazione dello stile. Elettasenso ha ricavato questa idea da Esercizi di stile di Queneau.

La frase di partenza è questa

Elisa alle dieci va in giardino per cogliere una rosa. Il suo vicino, segretamente innamorato di lei, la guarda sopra la siepe e poi le butta un nocciolo di pesca per attirare la sua attenzione. Elisa si volta e sorride fra le rose rosse. Poi si baciano.

Usando lo stile geometrico, chissà cosa vuol dire 😀 ho ricavato questo breve pezzo.

Elisa di buon mattino va in giardino per valutare se l’aiuola rotonda delle rose possa essere trasformata in una quadrata per gli iris. È armata di pioli e cordella e di tanto entusiasmo. Il suo vicino, un anziano attempato che in segreto vorrebbe aiutarla, sorride mentre la guarda piantare i pioli per terra e le butta una riga di legno. Elisa sorpresa la afferra al volo e gli fa un cenno di venire. Poi con riga e squadra lavorano al progetto. Alla fine il quadrato è diventato un rombo o forse una figura geometrica sghemba. Elisa che non è più giovanissima e anche vedova, gli fa un girotondo ridendo come una matta.

Abbecedario

Elettasenso propone il solito gioco linguistico del lunedì.

Poca ispirazione e poco sugo.

Acero roso Madre

Andiamo bene con diverse emozioni: giallo ha Italia, la mia nazione. Opera perfetta quando riporta solo tinte ufficiali: verde zazzera.

Oggi è di turno la V

Elettasenso propone ogni lunedì un gioco di parole. Questa volta è toccata a V.

Vedo veloce volare variopinti volatili. Volpi volatizzano vuote visioni.

Vado, vengo… Vedo volti variegati, vaghe visioni vespertine. Viaggiano voci vibranti. Vigilano visi vacui.

Viscida vipera velenosa viene voluttuosa verso voi.

Venti visitano velocemente veli, vincono vincoli.

Volano vaganti vocaboli. Valutano vivaci vanterie.

Versano lacrime. Vivono vivide vicende. Viaggi, vacanze vagheggiate voi, vittime virus.

Vocabolari verificano V.

Gioco con le lettere dell’alfabeto.

Elettasenso propone il solito gioco del lunedì. Giaca con l’alfabeto e vedi cosa ne esce. Un bel minestrone di parole che cominciano con la A , B, C, … Z.

Per rendere la cosa più gioiosa sono anche tornato indietro.

Ve lo propongo come mi è venuto.

Arrivo. Bagnanti come disperati escono fragili gadget: hard-core in jersey kaki, la mantella nera. Osate proporre qualsiasi rapporto senza timore. Un vestito waterproof, xenofobia yankee, zazzera a becco. Certo devo essere furbo. Giocare ha il jabot karakul, la mente non oppressa. Punto qualunque sul tavolo. Unico vezzo: wurstel xerocopia, yuppie zuzzurellone.

 

Inizia con la esse – gioco del lunedì.

Questo lunedì Elettasenso – questa volta lo scrivo giusto 😀 – propone di scrivere qualcosa con parole che iniziano con la esse.

La mia mente contorta ha partorito questo

Sarà senza spigoli sebbene siano sofferenze. Sarà senza sensazioni solo suo spirito. Se senti sinfonie sebbene siano strazi, sono sotterfugi”.

Stefania spiega sempre suoi pensieri. Sembrano suggerimenti. Sarà sincera?

Scrivi: soddisfa solo suoi sermoni. Senti: sono solfe senza senso. Sembreranno strade scorrevoli senza scabrosità.

Gioco del lunedì: prendo la P

Elettasenso  propone nel suo gioco del lunedì di scrivere un post dove tutte parole iniziano con la P

Perché persone pèrdono prima per peccato, poi per pigrizia?” pensa Piero. Prima poche parole prendono percorsi praticabili, poi piste precarie. “Prudenza” pondera prudente. Pensieri pornografici prendono parvenze premeditate per poi prospettare parole propizie: Pasqua predica preghiere.

Piero prende posto per pregare.