Sogno di poeta

Vorrei essere,
quel che non sono.
Vorrei essere,
chi nessuno immagina.
Vorrei essere,
chi solo io penso.
Questi però sono sogni di poeta

La lampada

Sul vecchio camino
c’è una lampada,
che accompagna la notte.
E’ una lampada
carica di anni, di ricordi e di polvere.
La sua fioca luce
rischiara debolmente la penombra.
La sua fiamma tremula
disperde per l’aria vagole ombre.
Torna il sole
e mesta si spegne.

L’orologio segna l’ora

Un orologio segna l’ora.
“Che ora è?”
E’ l’ora di andare,
non puoi indugiare ancora.
“Caro orologio, fermati un poco,
mi piace tanto rimanere qui.”
Non posso…
Non posso,…
perché sono condannato a girare in eterno.

Giovinezza

La giovinezza sta passando,
la giovinezza sta fuggendo.
Perché te ne vai così presto?
Perché scappi così amaramente?
Resta,
resta ancora un poco,
perché è dolce parlare d’amore
nelle fresche giornate d’Aprile.
La giovinezza mai più tornerà,
la giovinezza è ormai morta.

Ragazza ideale

Ero libero,
or sono legato a te
per sempre.
E’ bello,
è merviglioso,
è stupendo,
è irreale
starti accanto.
Tu incateni,
tu, sempre tu
uccidi lo spirito,
tu, solo tu
avvinci la mente.
Eppure,
vorrei essere sempre
perennemente
accanto a te.

Mattino d'inverno

Il cielo è terso di un azzurro pallido,
il campo di grano di verde smeraldo s’increspa sinuoso e morbido
sotto la sferza di un vento gelido,
come il mare d’inverno.
La mente vaga leggera,
l’occhio spazia intorno.
E’ una bella mattina d’inverno

Airone bianco

E’ una fredda giornata d’inverno,
mitigata da un sole splendente fisso nel cielo
d’un azzurro terso e limpido, che di rado si vede in questo periodo.
L’occhio spazia sui campi di erba medica, giallastra e bruciata
da gelo e siccità, e
sul campo di grano di un bel verde intenso smeraldo
assai cresciuto.
Quand’ecco all’improvviso si vede uno svolazzare di ali bianche.
E’ l’airone bianco che volteggiando elegantemente si posa sul campo secco:
cerca del cibo rovistando nel terreno e lo ingola nel lungo collo.
Lentamente si muove sul terreno senza perdere di eleganza.
S’invola di nuovo, forse ha sentito il battito del mio cuore, e
si perde in lontananza.

A Stefania

Coi capelli al vento,
con un dolce sorriso sulle labbra
corri spigliata e gaia
per i verdi campi,
mentre ti lasci accarezzare
lievemente la tua pelle
dal vento
e sei felice.

A Doriana

Quando tu graffi,
quando tu fai le fusa,
sei come una gatta,
che incanta.
Quando tieni il broncio,
quando sorridi,
sei come il sole
che gioca lassù fra le nubi.

Nuovo giorno

E’ un nuovo giorno
Sta sorgendo misterioso
tra la nebbia mattutina,
che a strati avvolge la campagna.
Il sole, rosso vivido, è a strisce
e si scorge in lontananza.
Come relitti fumanti vedo
sull’orizzonte spuntare
alberi e tetti.
Il paesaggio muta
con velocità impressionate:
sembra un quadro macchiato di
grigio sporco,
di verde bagnato dalla rugiada,
di rossiccio intenso
il tutto in turbinare di colori
che appaiono e scompaiono,
inghiottiti dalla nebbia del mattino.
Il nuovo giorno è ormai sorto
e la magia mattutina si dissolve
con la nebbia.