L'orologio segna l'ora

L’orologio segna l’ora.
Che ora è?
E’ l’ora di andare,
non puoi indugiare ancora.
Caro orologio, fermati un poco,
mi piace tanto rimanere qui.
Non posso,
non posso.
Sono condannato a girare in eterno.

26 risposte a “L'orologio segna l'ora”

  1. Mi hai fatti venire in mente questo pezzo…sara’ che mi sento tragicamente Shakespeare-iana stasera. 🙂
    GIULIETTA :- Te ne vuoi già andare? Non è ancora giorno : era il canto di un usignolo e non di una allodola a ferirti il trepido orecchio. Di notte l’ usignolo canta su quel melograno; credi a me, amore, era l’ usignolo.
    ROMEO :- No, era l’ allodola, foriera del giorno, non era l’ usignolo. Guarda, amore, come quelle strisce laggiù a oriente tagliano invidiose le nuvole. Le faci della notte si sono oramai consumate e in punta di piedi il giocondo mattino s’ è levato sulle cime nebbiose delle montagne. Devo andarmene e vivere, o rimanere e morire.
    GIULIETTA :- Quella luce non è la luce del giorno, lo so,…è una meteora irraggiata dal sole perché ti faccia da torcia e ti rischiari la strada che farai fino a Mantova. Rimani dunque, non devi andartene.
    ROMEO :- Lascia che mi prendano, lascia che mi uccidano…se tu vuoi così, io ne sono contento. E dico anch’ io che quel lucore laggiù non è l’ occhio del mattino ma un pallido riflesso del volto di Diana, che quelle note che risuonano tanto alte, sopra noi, nel firmamento, non sono dell’ allodola. Vieni morte, e sii la benvenuta ! Giulietta stessa vuole così. Va bene, anima mia ? Discorriamo, non è ancora giorno.
    GIULIETTA :- Sì, sì, è giorno , corri via, vattene, subito ! E’ l’ allodola a cantare così stonata, sforzando aspre dissonanze e sgradevoli acuti. Dicono che l’ allodola canti dolci melodie, ma questa è amara perché divide te da me ; dicono che l’ allodola e il ripugnante rospo si siano scambiati gli occhi ; adesso mi sembra che si siano scambiate anche le voci poiché è questa voce a staccarci, spauriti, l’ una dalle braccia dell’ altro, allontanando te e ridestando il giorno. Vattene, vattene ! c’ è sempre più luce.
    ROMEO :- Più e più luce è nel cielo, più e più buio è dentro noi.

  2. Tica tac……
    è il titolo di un mio vecchissimo…. antichissimo post. L’incedere del tempo, inesorabile ed insopportabile…. che passa..e stras.corre… su tutto.
    Eccetto che nella memoria.
    .*

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